orge
Dare ring 10: Il sesto turno (atto secondo)
di TheSecretStoryteller
30.03.2023 |
10.555 |
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"“Vieni qui coglione” dice Monica rivolta a Marco..."
Ilaria deve scegliere tre giocatori nudi (ormai può scegliere chi vuole, visto che lo siamo tutti) e questi giocatori hanno diritto, a turno, di toccarla, baciarla e leccarla dove vogliono per 30 secondi ciascuno. Questo include la possibilità di pomiciare con lei e di masturbarla se ne abbiamo voglia. A Claudia quest’obbligo era occorso prima, ma lei non ci aveva dato la soddisfazione di farsi toccare da noi maschietti e aveva scelto tre ragazze. Lo sguardo di Ilaria si fissa invece subito su di noi. Io a quel punto ero certo di non essere tra i prescelti: del resto il gioco di Ilaria era quello di farmi ingelosire e quale modo migliore se non farsi toccare e leccare da tre altri maschi davanti ai miei occhi impotenti? Inoltre, Ilaria era stata appena costretta a succhiarmi il cazzo, quindi non credo abbia voglia di giocare di nuovo con me.“Scelgo Giovanni, Marco e…” Ilaria rimane un poco su quella “e”, prolungandola con la voce mentre il suo sguardo passa da Massimo a me. “e Massimo” già concludo nella mia mente. Ma, al di là di ogni mia speranza, quello che sento è un deciso: “e Tommaso.” Le ho chiesto spiegazioni, il giorno dopo, su perché mi avesse scelto. La risposta è stata: “Ne avevo voglia. Mi era piaciuto il tuo cazzo e volevo sentire le tue mani sulla pelle.” Una semplice volontà fisica che si oppone al piano malefico di farmi fare il voyeur. E menomale, perché non so se avrei potuto reggere una gelosia del genere…
E comunque, un po’ geloso lo sono lo stesso quando il primo ad andare davanti a Ilaria, che sta in piedi al centro, è Giovanni.
“Come mi devo mettere?” chiede Ilaria.
Giovanni le risponde: “Puoi restare in piedi” e poi subito avvicina le labbra a quelle della ragazza. Nessuna resistenza da parte della sua bocca: così come ha accolto il mio cazzo pochi minuti prima, così si apre per accogliere la lingua di Giovanni. È un bacio bello e passionale. Nel mentre lui la coccola sui fianchi, sulle tette e sul culo, senza però toccarle la fica. Lei reagisce a queste attenzione avvinghiando con le mani il culo di Giovanni. E per trenta secondi si va avanti così, tra le coccole di lui e il lungo bacio, da cui i due non si staccano neppure un momento finché Monica non dà il time-out essendo scorsa tutta la sabbia della clessidra.
I due si staccano e Ilaria ringrazia dolcemente Giovanni per il bel bacio. Il ragazzo torna a posto mentre è Marco a farsi avanti. Il nuovo ragazzo ordina a Ilaria: “Stenditi… culo a terra.” Ilaria subito obbedisce e si mette stesa di schiena sul pavimento, tenendo le gambe leggermente aperte. Marco si accovaccia sulla pancia di Ilaria in modo che il suo cazzo duro tocchi il ventre della ragazza. Non può penetrarla, ma è un bel modo per farglielo sentire. Marco mette ciascuna mano su una tetta di Ilaria e inizia a palparle, soppesarle e dargli dei piccoli schiaffetti. Quando si è divertito a sufficienza, ordina alla ragazza di girarsi, stendendosi di pancia. Ilaria obbedisce e lui si sposta in modo che il suo pene si trovi esattamente sul culo di Ilaria. La ragazza sembra apprezzare le dimensioni di quell’oggetto a contatto con la sua pelle. Marco dà un po’ di schiaffetti sul culo di Ilaria e lo tasta. Ha ancora pochi secondi rimanenti quando ordina a Ilaria di girarsi di nuovo e, rimanendo nella stessa posizione, si avvicina fino a portare il cazzo a un centimetro dalla bocca della ragazza. “Bacialo” le ordina. Ilaria, obbediente, dà un breve bacio sulla cappella di Marco… hai capito tu.
Ora la mia gelosia è al colmo e voglio sfogarmi un poco e vendicarmi di Ilaria. So che in questo caso non è davvero colpa sua, stavolta i bigliettini le ingiungevano di scegliere altre persone, ma in un gioco in cui molti sono stati puniti per delle inezie, un po’ di irrazionalità da parte mia non guasta.
Con una voce particolarmente cattiva, le faccio: “Mettiti a pecorina.”
Ilaria non si fa problemi e si gira, poggiando la faccia a terra, inarcando la schiena e spingendo il culo più in alto che può, culo che mi rivolge, mettendolo a mia disposizione insieme alla fica sottostante. Senza la minima delicatezza (tanto ormai è così bagnata che il canale è ben lubrificato) le inserisco indice e medio nella fica e inizio a penetrarla avanti e indietro. Con l’altra mano inizio ad assestarle delle sculacciate molto forti prima sulla chiappa destra e poi su quella sinistra. Ilaria, lo sento dai mugugni che fa, non sa più se gemere per il dolore o per il piacere che le provoco. A un certo punto, non interrompendo i lavori di entrambe le mani mi avvicino al clitoride con la lingua e inizio a stuzzicarla in quel modo. Ilaria, si sente, non riesce più a reggere a quell’ondata di sensazioni e prova ad alzarsi da terra. Subito la rimprovero, ordinandole ad alta voce: “Sta giù cagna!”. Lei obbedisce, completamente sottomessa al mio volere, buttando la faccia a terra e lasciandomi giocare come desidero con le sue intimità e il suo culo, finché non finiscono i trenta secondi. Quando ho finito, subito Ilaria si gira. Sembra essere sinceramente offesa quando mi dice: “Come ti sei permesso di darmi della cagna?” poi, con una punta di soddisfazione: “Meriti una punizione!”
Ho la risposta pronta, non so neppure io da dove mi esca: “Ti avevo detto di stare a pecorina. La pecorina è con la faccia a terra e il busto inclinato. Se non obbedisci agli ordini dei tuoi padroni, sei una cagna disobbediente.”
“E chi ti dice che tu sei un mio padrone?”
“E sia. Ma accetterò una punizione solo se lo mettiamo al voto e vengo sconfitto dalla maggioranza.”
“Touché” fa lei, ormai ridendo: “Proviamo così…” Poi si alza in piedi e rivolta a tutti dice: “Chi pensa che Tommaso sia un coglione incapace di governare persino il suo cazzo e che si meriti una punizione per avermi insultato?”
Massimo alza subito la mano, seguito a ruota dal resto dei maschi. Tra le ragazze, sembra esserci più riserbo: ad alcune, piacerebbe vedere una mia ulteriore punizione ma altre sono un po’ invidiose del predominio di Ilaria sulla serata. Alla fine a non alzare la mano sono Vanessa, Francesca e Paola.
“Salvo noi due si tratta di Massimo, Marco, Giovanni, Monica e Claudia. Direi una chiara maggioranza a tuo sfavore, saputello! Ti arrendi?” fa Ilaria, che sembra sinceramente all’apice della gioia.
“Non così in fretta, mademoiselle. Devo mettere ai voti un’altra mozione” mi sento incredibilmente allegro, respiro profondamente ed enuncio il mio quesito referendario: “Quanti pensano che Ilaria sia una cagna buona solo per abbaiare e mangiare croccantini?”
Il mio tono di voce scherzoso viene colto e si capisce dal contesto che voglio solo divertirmi ai danni di Ilaria e non denigrarla davvero. Ho posto bene la questione: tutti i maschi alzano le mani così come fanno Claudia e Paola. Solo un voto e la mia mozione prevarrebbe su quella di Ilaria. E il mio deus ex machina viene nella forma dell’esile Francesca, che alza timidamente la sua mano. Ho vinto!
“Niente punizione per me!” esulto, poi puntualizzo: “E a questo punto voglio un piccolo compenso per avermi fatto passare questa gogna giudiziaria.”
“E sentiamo, cosa vorresti?” fa Ilaria.
“Tu hai già una punizione giusto? Per averci masturbato prima.”
“Sì.”
“Beh, devo essere io a decidere cosa ti verrà fatto in quella punizione.”
Ilaria sorride: “E sia, affare fatto!”
“Inoltre…”
“Ehi! Non ti allargare!”
La ignoro: “Inoltre voglio poterti chiamare con gli epiteti che più mi piacciono da adesso fino alla fine del gioco.”
“Ehi, sono io la vostra ospite. Non mi faccio prendere per il culo da voi!”
“Chi ‘voi’?” ribatto: “Gli altri dovranno continuare a chiamarti Ilaria, mentre solo io farò eccezione.”
Ilaria sembra dubbiosa se accettare una tale condizione.
“Quando userò un epiteto che è chiaramente rivolto a te, dovrai rispondermi educatamente, se la situazione lo richiede, e comunque non dovrai mai offenderti” aggiungo trionfante. Ormai non mi ferma più nessuno.
Ilaria ci pensa un po’ su e il suo volto di scetticismo diviene uno di curiosità: “E va bene. Vediamo con cosa te ne uscirai” conclude sorridendo.
“Bene, allora che si vada avanti con il gioco, zoccola” aggiungo, usando il primo degli epiteti offensivi che mi vengono in mente. Ilaria reagisce correttamente, senza indignarsi e andandosi a sedere, mentre tutti gli altri ridono di gusto. Ormai ho in pugno quella che fino a poche ore prima era solo un’amica.
Turno di Monica. Deve praticare sesso orale sul giocatore che esce dal cesto dei nomi e a uscire, dopo una lunga pescata, è Paola. Sorridendo per l’imbarazzo e l’eccitazione, Monica si alza e va al centro del cerchio. Paola si muove restando a terra fino a venirle vicino e apre le gambe. Monica si mette a pecorina e fa scomparire la sua faccia tra le cosce di Paola, iniziando a leccarla. Marco si avvicina da dietro e dà degli schiaffetti sul culo tondeggiante di Monica mentre lei è impegnata su Paola. Monica è piuttosto brava e Paola sembra provare un grande silenzioso piacere nel subire il trattamento. Quando i trenta secondi finiscono. Monica solleva la faccia. Paola sta per chiudere le gambe e tornare a posto, ma Monica la ferma. L’ultima cosa che Monica fa è mettere le dita nella vagina di Paola e tirarle fuori solo quando si sono bagnate degli umori della ragazza. Dopodiché Monica alza la mano per mostrare a tutti il suo successo. Paola è molto imbarazzata ma non fiata. Monica chiede a Ilaria: “Marco si meriterebbe una punizione per avermi toccato il culo senza che fosse permesso dal bigliettino, giusto?”
“Beh, in teoria sì.”
“E se invece di una punizione dopo lo punisco qui in diretta?” fa Monica sorridendo sinistramente.
“Fa come vuoi” replica allegra Ilaria.
“Vieni qui coglione” dice Monica rivolta a Marco. Quando il ragazzo è vicino, gli mette due dita sporche degli umori di Paola davanti alla bocca. Poi: “Voglio che usi quella fogna per pulirle. Le voglio lucide splendenti quando escono, quindi non ti far sfuggire nemmeno una goccia.”
Gli umori di Paola non sembrano particolarmente… appetitosi e per un istante penso che Marco si rifiuterà di buttarli giù e invece Marco fa sparire le l’indice e il medio di Monica in bocca arrivando fin dove si vedono segni degli umori di Paola e poi inizia a muovere le labbra all’indietro fino a raggiungere la punta delle dita di Monica, ormai bagnate di saliva ma non di umori femminili. Infine, Marco deglutisce e sorride.
I ragazzi tornano a posto mentre Vanessa pesca.
“Pesca tre nomi dall’urna dei nomi: devi praticare su di loro del sesso orale, trenta secondi ciascuno.”
Vanessa ride per l’imbarazzo e una punta di rabbia: è stata proprio perseguitata in questo gioco! È stata la ragazza che ha dovuto succhiare il cazzo a Giovanni e poi leccare i cazzi di tutti i ragazzi. La seria Vanessa, che quasi non riuscivo ad associare a un aspetto sessuale, è passata da un cazzo all’altro per “semplice” ordine di gioco. E ora le si chiede di praticare sesso orale su ben tre giocatori a caso. L’unica speranza che sembra motivarla verso un tale supplizio è che non escano nomi di maschi da quella dannata urna.
Mentre Vanessa si lamenta, mentre tutto intorno si odono commenti e risate cariche di sesso, la mano di Vanessa scompare nel cesto dei nomi per riapparire qualcosa come dieci secondi dopo con un foglietto in mano. Con una lentezza esagerata, Vanessa gira il foglietto. È il nome di Ilaria. Vanessa tira il proverbiale sospiro di sollievo e sorride ammiccando a Ilaria. Altri dieci secondi carichi di tensione per la seconda pescata. Stavolta è meno fortunata: è uscito Massimo! Il ragazzo sta lì tronfio e altero per il risultato ottenuto, come se fosse merito suo e non del caso.
Ultimo foglietto. Stavolta Vanessa si attarda così tanto che Ilaria le dice di spicciarsi. Vanessa pesca. È sfortunata di nuovo, ma io lo sono molto di più: esce il mio nome. Vanessa mi guarda con uno sguardo che tradisce sia una certa preoccupazione, sia una certa felicità. Devo essere uno dei maschi che le sta più simpatico.
Mi faccio prendere da un dubbio. Ho detto a Francesca che me la sarei scopata prima della fine della serata e ormai ho un rapporto speciale con Ilaria. Posso davvero farmi succhiare il cazzo da una terza ragazza mentre sono davanti alle altre due? Guardo Ilaria che pare incoraggiarmi con gli occhi, mentre la timida Francesca sembra un po’ più scettica e gelosa. Il mio sguardo torna su Ilaria, come se le stessi chiedendo un ulteriore conferma. Ilaria mi dice: “Vai tranquillo!”
Colgo la palla al balzo: “Zitta troia!”
Non ho un tono particolarmente cattivo, ma per un attimo Ilaria è come se non capisse e se la prendesse davvero. Poi si ricorda che è stata lei a darmi il diritto di insultarla e che sto scherzando e si mette a ridere come gli altri. Certe volte sono davvero terribile.
Ilaria si alza in piedi e ordina a me e Massimo di metterci seduti l’uno accanto all’altro. Poi Ilaria stessa si siede accanto a Massimo e dice a Vanessa di iniziare. Vanessa si avvicina a Ilaria e si mette a pecora, facendo sparire la sua faccia tra le cosce di lei. Vanessa inizia a leccare. Ilaria resta lì un po’ dubbiosa come se stesse ponderando quanto gioire del piacere che sente. La sua espressione ci fa ridere un po’ tutti. Vanessa continua imperterrita a leccare per gli ormai regolamentari trenta secondi con Ilaria che decide di coccolarle, nel frattempo, i capelli. Solo quando Ilaria rimuove la mano Vanessa si alza e le sorride.
Vanessa si sposta su Massimo, mettendosi nella stessa posizione di prima e gli prende in bocca la punta del cazzo. Visto che Massimo ha il cazzo largo, è anche un po’ difficile da gestire e Vanessa procede con cautela, spostandosi pian piano più in basso lungo l’asta. Nel frattempo, Monica viene dietro a Vanessa e inizia a masturbarla e darle delle botte sul culo per giocare. Questo fa perdere la concentrazione a Vanessa che si attarda decisamente troppo per i gusti di Massimo, il quale, senza troppa gentilezza, mette la mano dietro la nuca della ragazza come aveva fatto anche Ilaria, solo che la spinge verso il basso finché il grosso cazzo di Massimo non scompare quasi interamente nella bocca di Vanessa. Massimo inizia ad andare su è giù con la mano dettando il ritmo a Vanessa la quale non sembra vivere quella imposizione con particolari problemi.
“Non metterci i denti, tesoro” fa Massimo, che riesce a uscirsene con un epiteto dolce persino in quella situazione. Sembra sinceramente preoccupato per la sorte di Vanessa, mentre le dice: “Ti sta piacendo?” Vanessa annuisce e continua a farsi guidare, finché Massimo non la spinge ancora di più verso il basso finché le labbra di Vanessa non sono arrivate a toccare i suoi coglioni. Per la ragazza dev’essere un bello sforzo tenere quel corpo estraneo in bocca, ma non pare stia sboccando.
“Ora muovi la lingua mentre lo tieni in bocca e dammi piacere, grazie” continua Massimo con le sue direttive. Vanessa, pur avendo la bocca completamente occupata, riesce a muovere la lingua che tanto che basta a dare piacere al ragazzo. Anche lei si abbandona a dei mugugni di piacere per il trattamento che sta ricevendo da Monica, mugugni che sono strozzati dalla mole del pene di Massimo. Poi i trenta secondi scadono e Vanessa rimuove la bocca prendendo aria in grosse boccate, che suscitano l’ilarità generale. Monica torna a posto e Vanessa viene vicino a me e si mette a pecorina con la faccia sul mio cazzo, mentre io ho aperto bene le gambe per renderle comodo il lavoro che si accinge a fare. Vanessa inizia a leccarmelo lungo l’asta e poi a fare un cerchio con la lingua attorno alla capella. Infine lo inghiotte e inizia ad andare su e giù per darmi piacere. Io decido di rilassarmi e mi godo il trattamento chiudendo gli occhi. All’improvviso, nonostante abbia i miei amici attorno a vedermi ricevere il pompino, mi estraneo dalla situazione: sono in un regno beato di solo piacere. È una delusione quando la voce di Claudia mi riporta alla realtà: sono già passati trenta secondi.
Il turno sta proprio a Claudia. Vanessa si alza, mi sorride e mi dice che è stato bello mentre mi guarda il cazzo con occhi ancora un po’ sognanti. Claudia pesca.
“Devi pomiciare a turno con tutti i giocatori, 5 secondi ciascuno. Durante il bacio possono toccarti il corpo come desiderano.”
Questa è divertente. Deve baciarsi… con tutti! Visto il tipo di frequentazioni che ho avuto nel corso della mia vita, non avrei pensato, fino al giorno prima, che potesse esistere sulla terra una ragazza che fosse disposta a baciare nove persone una di fila all’altra… ma mi sono dovuto ricredere. Non solo, ma proprio quella gran fregna della rossa Claudia è stata la vittima compiacente dell’obbligo. Ilaria al colmo della gioia si alza in piedi e ci dà disposizioni: dobbiamo tutti sederci per terra uno accanto all’altro, su due file mentre Claudia seduta davanti a noi e rivolta verso di noi. A turno partendo da destra dobbiamo raggiungerla e baciarla. A darci il tempo sarà Ilaria che vede lo scorrere dei secondi da sopra la sveglia messa sopra il comò. Al suo ordine “cambio” dovremo staccarci dalle carnose labbra di Claudia e tornare seduti nelle due file, mentre la persona accanto a noi dovrà darci il cambio. Ad andare per prima è Monica. Si muove fino a stare seduta accanto e Claudia e, avvicinata la testa, le due si scambiano un delicato bacio lesbo mentre Monica palpa il seno destro di Claudia. Poi è il turno di Vanessa: Monica si stacca e la nuova venuta la sostituisce. Io sono troppo eccitato e non potermi masturbare è una condanna. Per distrarmi un poco inizio a coccolare la schiena di Francesca che è seduta nuda davanti a me. Le tocco la pelle che mi sembra delicata come i petali di certi fiori. Lei sembra apprezzare molto il trattamento. Il bacio tra Claudia e Vanessa è più energico e passionale con Vanessa che deve anche alzarsi un poco per spingere la lingua nella bocca di Claudia, rivelandoci nuovamente il suo bel culo. Le due ragazze si abbracciano anche, poi c’è il cambio e, per mia delusione, ad alzarsi dev’essere proprio Francesca che stavo massaggiando. Francesca e Claudia si baciano in un modo molto dolce, più intenso di quello di Monica ma più morbido di quello di Vanessa. È proprio un bello spettacolo. Poi Francesca torna da me e sporge volutamente un po’ la schiena indietro, come a indicarmi che vuole proseguire il trattamento appena interrotto. Mentre Paola procede anche lei a pomiciare con Claudia, io mi avvicino e do un bacio a Francesca, nel punto tra la schiena e il retro del collo. So che è un punto che piace a molte ragazze e quando inizio a leccare da lì verso l’alto Francesca dà dei segni abbastanza evidenti di piacere. Mentre sono concentrato su Francesca, viene il turno del primo ragazzo che deve baciare Claudia in bocca. Marco è parecchio impulsivo nel suo bacio… è una roba passionale e intensa, quasi violenta direi, che avviene mentre lui si sporge su di lei per afferrarle con energia il culo. Quando Ilaria dà l’ordine ai due di staccarsi, Claudia boccheggia per riprendere il fiato, ma il trattamento sembra le sia piaciuto. Tocca a Giovanni che è meno impulsivo e molto più cavalleresco al punto che quasi me lo figuro come se ancora indossasse la sua elegante camicia bianca. Ancora non riesco a figurarmi Giovanni col culo di fuori, nonostante lo abbia davanti agli occhi. Sono io a muovermi a quattro zampe verso Claudia. Un altro tradimento rispetto a Francesca e Ilaria anche se loro non lo percepiscono in questo modo. Tuttavia, Francesca si accorge del mio dubbio e, come per incoraggiarmi, mi dà una veloce pacca sul culo mentre le passo davanti. Mi avvicino a Claudia e le do un bacio a stampo sulle labbra, come per saggiare il sapore di tutte le bocche che si sono succedute prima della mia. Poi procedo con la pomiciata e infilo la lingua. È un bacio che si direbbe piuttosto tenero, al punto che Claudia, che ha le gambe aperte davanti a me, non si aspetta quello che succede dopo: unisco l’indice e il medio della mano destra e la penetro. Sembra molto sorpresa ma le impedisco di interrompere il bacio mentre inizio a penetrarla. Sento Ilaria darmi il cambio e mi stacco subito sia dalla sua bocca che dalla sua fica ma le tiro un ceffone sul culo scoperto.
“Ti stai proprio divertendo vedo!” fa Ilaria, che sembra felice per me ma con una punta di gelosia.
“Si troietta, me la sto proprio spassando!” faccio io giulivo, ricorrendo di nuovo al mio diritto di poterla insultare impunemente.
Claudia mi sorride e mi dà un rapido bacio sulle labbra, come a confermare che il trattamento che le ho riservato le è piaciuto.
Tocca a Massimo. Il ragazzo si avvicina e tocca le labbra di Claudia iniziando a pomiciarla mentre avvicina il cazzo al ventre di lei per fargliene saggiare la consistenza e le dimensioni. Quando Massimo ha finito la sua pomiciata da esperto si solleva e guarda intensamente Claudia negli occhi. Per un istante mi illudo che il truce Massimo possa dire una parola d’amore, ma invece dalla sua bocca esce un: “Bacialo” riferito alla punta del suo cazzo. La cosa non ci fa ridere, in quanto ormai siamo tutti presi dallo spirito erotico e il sesso vuole la sua serietà o comunque, l’assenza di un distacco ironico. Claudia obbedisce e dà un bacio sul prepuzio di Massimo.
Infine, è il turno di Ilaria. È un bacio dolce, ma al tempo stesso molto deciso, in cui le due ragazze si abbracciano con una certa tenerezza. E così l’apparentemente quieta Claudia si è baciata nove persone una dietro l’altra. Anche lei, come vale per Vanessa, non riuscirò più a vederla allo stesso modo.
Turno di Francesca.
“Pesca tre nomi dal cesto dei nomi. Ognuno dei giocatori pescati può decidere se masturbarti o praticare su di te sesso orale, 30 secondi ciascuno.”
Questo è un obbligo che, a questo punto del gioco, definirei “simpatico”. Francesca dovrà ricevere piuttosto che effettuare qualcosa su altri, ma cosa riceverà dipenderà dal volere altrui. Io, dopo la promessa che ho fatto a Francesca, prego di essere tra quelli che usciranno da quella maledetta urna.
Francesca pesca. A differenza degli altri, e di come mi sarei aspettato da lei, non fa passare troppo tempo e sembra piuttosto decisa.
Esce Ilaria, che, appena saputo, esulta senza farsi troppi problemi.
“Ti piace la fica, eh, cagna?” la provoco.
Nel frattempo, Francesca ha pescato di nuovo. Esce il mio nome. Anche io esulto.
“Vedo che anche a te piace” replica Ilaria, ridendo.
L’ultimo a uscire è Marco. Ilaria ordina a Francesca di sedersi al centro del cerchio con le gambe aperte, cosa che la ragazza fa non senza un certo imbarazzo.
La prima ad andare è Ilaria. Con mia sorpresa, decide di dare piacere a Francesca con le dita piuttosto che con la lingua. Nel mentre però se la bacia.
Le due ragazze che mi piacciono, impegnate in un gioco lesbo tra di loro. È troppo per me e inizio a masturbarmi furiosamente dopo circa dieci secondi di quello spettacolo. Sto quasi per venire quando una mano mi afferra il braccio con cui stavo compiendo la mia opera. Di nuovo, un segno di diniego.
“Mi dispiace. Ti ho dato il permesso di insultarmi, non quello di venire.”
“Ti prego io DEVO venire! Qualsiasi punizione dopo va bene!”
“Qualsiasi Tommaso?”
Annuisco.
“Bene sappi che di là ho uno strapon di venti centimetri. Non chiedermi perché ma ti giuro che è vero. Ed è anche bello grosso. Se osi venire adesso me lo aggancio addosso e poi ti fotto nel culo con quello fino ad arrivarti all’intestino, siamo intesi?”
Annuisco terrorizzato. Ilaria sembra seria come la morte.
Tutti attorno a noi ridono.
“La stessa punizione vale per tutti i maschietti. Per cui vi sconsiglio di toccarvi i vostri giocattoli in questo momento.”
Tocca a me andare su Francesca. Ovviamente, decido di leccarla. Se tenessi il cazzo a terra la tentazione di strusciarlo sarebbe troppo forte e verrei sicuramente. Per cui mi metto a pecorina per tenere il cazzo in alto. Spero che a nessuno venga in mente di masturbarmi… sarebbe troppo. Per fortuna nessuno ha questa malsana idea e posso dedicarmi a Francesca. Sono davvero orgoglioso del lavoro che ho fatto in quel momento. È stata la miglior leccata di fica della mia vita e Francesca ha apprezzato davvero tanto, fino a bagnarsi tutta e a non riuscire a trattenere gemiti di piacere, al punto che per tenerla ferma ho dovuto cingere il culo con le braccia. Una volta conclusa la procedura, come ormai stava diventando una abitudine le metto le dita nella fica e, tiratele fuori, le mostro a tutti bagnate degli umori di Francesca, umori che sono il simbolo del mio successo. Torno a posto mentre Francesca ride per l’imbarazzo. Marco si fa avanti e si siede vicino a lei e le ordina di mettersi a pecorina. Francesca obbedisce. Marco le infila due dita nella fica e continua andando avanti e indietro mentre la ragazza trema di piacere. Stavolta non ci sono le sue gambe a rendere almeno un po’ difficoltosa la vista, bensì il suo culo è in alto e la sua fica è esposta, mentre la sua faccia è a terra. È tutto perfettamente visibile, incluse le dita che entrano, nocca dopo nocca, nelle sue intimità e ne escono bagnate dei suoi umori. Deve costituire una umiliazione significativa per la ragazza stare in questa situazione davanti a un gruppo di nove persone che fino a poche ora prima erano solo amici. Marco non aiuta a ridurre l’imbarazzo visto che tira schiaffi sul culo della ragazza. Ormai è a sua disposizione. Tutte sono a nostra disposizione e noi siamo a disposizione loro. Non ci sono più limiti.
Quando Marco ha finito tira un ultimo ceffone sul culo di Francesca, dicendole di mettersi a sedere. L’umiliazione è finita. I due tornano a posto mentre Paola pesca.
“Puoi scegliere un giocatore del sesso opposto o saltare il turno. Potrai giocare con il corpo di quel giocatore come vuoi per 30 secondi, senza alcuna limitazione, ma anche lui potrà giocare con il tuo per lo stesso periodo di tempo.”
Questa è nuova ed è una scelta difficile. Non si danno altre limitazioni se non la fantasia quindi Paola potrà fare ciò che desidera, ma a condizione che sia poi lei ad accettare qualunque cosa si trovi nella testa dell’altro.
Paola riflette ad alta voce: “Uhm… arrivati a questo punto sarebbe un po’ brutto saltare il turno. Ma voglio un maschietto che sia abbastanza tranquillo…” Il monologo continua per un poco, con molti momenti di pausa, mentre Paola è impegnata a stabilire chi di noi meriti le sue attenzioni. Alla fine, Ilaria le dice di muoversi e Paola messa alle strette sceglie Giovanni.
Il ragazzo sembra molto felice di essere stato scelto e la guarda con un ghigno che preannuncia idee gustose. Ma prima tocca a Paola.
La ragazza ordina a Giovanni di mettersi in piedi al centro e, avvicinatasi da dietro, gli tira una sculacciata sulla chiappa destra, come se ne stesse valutando la tenuta antisismica. Poi strizza un po’ quel culo con la mano, ridacchiando. Poi va di fronte al ragazzo e inizia a leccarlo sul collo, con una intensità incredibile. Giovanni non resiste e avvicina la mano per masturbarsi, ma Paola lo ferma fisicamente afferrandogli la mano e dicendogli di stare fermo. Continua a leccarlo su tutto il collo e nel frattempo si struscia sopra con il corpo: tette sui pettorali, fica appoggiata sul cazzo. Per il ragazzo deve trattarsi di una dolce tortura. Paola prosegue leccando un poco i capezzoli di Giovanni e infine scende in basso e dà una veloce leccata al suo cazzo: abbastanza da acuire il suo piacere ma non abbastanza da farlo venire. “Stronza” è l’unico commento che Giovanni ha per colei che le ha riservato un tale trattamento. Paola lo ferma subito: “Ti ricordo che non puoi toccarti” e sorride.
Giovanni ha proprio voglia di vendicarsi. Per prima cosa le ordina di mettersi a pecorina poi, quando la ragazza è nella giusta posizione inizia a masturbarla ferocemente mentre le tira forti sculacciate su entrambe le chiappe. La ragazza è sorpresa da tanta violenza e si tira su istintivamente con il busto, ma Giovanni le ordina di stare con la faccia a terra. E fin qui, sembrerebbe una punizione particolarmente intensa ma nulla di nuovo rispetto a quello a cui ci siamo abituati in serata. Solo che noto come Giovanni stia controllando con la coda dell’occhio la clessidra che segnerà il finire dei trenta secondi di gioco e mi chiedo cosa stia aspettando. Quando mancano ormai pochi secondi alla fine dell’obbligo accade l’impensabile. Giovanni si mette in ginocchio e io penso che voglia mettersi in piedi per tornare a posto ma lui si spinge in avanti tenendosi il cazzo in mano in modo da renderlo stabile e penetra la fica di Paola fino a che il suo cazzo non scompare completamente nella fessura fradicia della ragazza. Noi siamo tutti sconvolti. È uno stupore che non riusciamo, lì per lì, esprimere a parole. Non ce lo aspettavamo minimamente di assistere a una penetrazione in quel momento. L’unica che sembra mantenere un minimo la calma è Ilaria che riesce a dare lo “Stop!” Giovanni esce rapidamente dalla fica di Paola.
La ragazza così umiliata si mette a sedere e l’unica cosa che riesce a dire è: “Stronzo!”
“Ti ho fatto male?” chiede lui.
“No però…” quel “no”, mi rendo conto, sta per “no, sono così bagnata che neppure se ci entrasse un architrave sentirei dolore”. Paola continua: “Però rischiavi di venirmi dentro.”
“Ho capito che sono duro, ma devo scopare per un po’ prima di venire. Sono entrato soltanto.”
Paola si rivolge a Ilaria come se stesse chiedendo che Giovanni subisca un’altra punizione.
Ilaria intuisce e le risponde: “Beh, magari non te lo aspettavi, ma gli avevi dato la disponibilità di fare quello che voleva quindi non so quanto possiamo punirlo.”
“Sei proprio uno stronzo, Giovanni! E meno male che ti avevo scelto per essere il più tranquillo di loro!” fa Paola, mezza ridendo, riferendosi a noi maschi.
“Abbè, però se voi ci volete provocare facendocelo diventare duro, almeno prendetevi la responsabilità di assaggiare il risultato dei vostri sforzi!” fa Giovanni. Qualcuno abbozza una risatina, la situazione si è calmata.
Tocca a Marco.
“Tocca il culo di tutti i giocatori del sesso opposto: puoi trattenerti per cinque secondi ciascuno.”
Che coglione fortunato, Marco! Può palpare i sederi di tutte le ragazze.
Ilaria si alza in piedi e dice: “Forza ragazze, alzate il culo! Che dovete farvelo toccare da questo avvenente ragazzotto! In piedi, in piedi!”
Un po’ divertite e un minimo spaventate tutte le ragazze si alzano e si mettono in linea su disposizione di Ilaria. Evidentemente la ragazza pensa che sarà una situazione un po’ come prima quando abbiamo toccato il culo di Vanessa. Ma Marco ha altri piani e infatti a un certo punto ferma tutta la procedura: “No no, non in fila. Mettetevi in linea una a fianco all’altra.”
Le ragazze obbediscono e in breve tempo ci troviamo sei donne completamente nude una accanto all’altra. Una vista da far star male per l’eccitazione.
“Bene ora giratevi! Devo toccarvi il culo, del resto!”
Obbedienti, le ragazze si girano.
“Bene bene. Guarda che bei culi. Però ho la mano pigra. Dovete facilitarmi il compito. Mettetevi a novanta gradi!”
Subito reazioni di sconcerto. Monica dice: “Ma che cazzo c’hai in mente?”
Marco perde subito qualsiasi dignità: “Dai vi prego ho sempre sognato farlo!”
Ilaria puntualizza: “Il bigliettino dice che Marco ha il diritto di toccarci il culo e questo implica che può anche ordinarci come disporci affinché sia comodo. Quindi non si discute ragazze, piegatevi a novanta!”
Credo di non aver visto spettacolo più bello in vita mia. Iniziando da Ilaria, che si trova sulla destra, tutte le ragazze si piegano a novanta fino a portare la loro testa alla stessa altezza dei loro sederi e fino a rivelarci pienamente i loro culi e loro fiche. È il sogno di ogni maschio avere delle ragazze a disposizione in questo modo: una sensazione di potere assoluta. Sono invidioso di Marco che potrà toccare i loro culi uno dietro l’altro, ma gli sono anche riconoscente per avermi dato la possibilità di ammirare questo spettacolo.
Marco inizia da Ilaria deponendo le mani sul culo che la ragazza gli offre a disposizione. La tasta come se ne stesse saggiando la consistenza, di quel deretano spettacolare. Poi gli tira anche un ceffone. Marco passa a Monica e Vanessa che sono lì accanto e mette ciascuna mano sul culo di una delle due ragazze, strusciando anche il pene contro quei culi meravigliosi. Le regole vanno a farsi benedire: non vengono rispettati né i limiti dei cinque secondi né i limiti di contatto visto che Marco non si riduce solo a toccare quei culi ma li bacia, ci si struscia sopra e alcune ragazze le masturba pure. Dura almeno due minuti quello spettacolo di questo ragazzo che va avanti e indietro tra un culo e l’altro a tirare manate e a baciare, mentre le ragazze sono tutte lì piegate e sottomesse al suo volere. Poi Ilaria si solleva e dice: “Ti sei divertito abbastanza. Torna a posto!”
Quello che Marco dice l’esatta replica di quello che ho detto anche io poco prima: “Ti prego, io DEVO venire!”
Ma anche stavolta il divieto di Ilaria è assoluto e, nel timore di tremende punizioni, Marco si fa la violenza di astenersi dal masturbarsi.
Tocca a Giovanni.
“Pesca dal cesto dei nomi. Devi leccare il collo del giocatore che esce per 30 secondi e quel giocatore dovrà toccare il tuo collo per altri trenta secondi.”
Esce Monica.
Giovanni dà una leccata da vero professionista: intensa, energica, quasi come se stesse per mordere il collo della ragazza. È una scena di una sensualità pazzesca. Monica inizia a non reggere più il piacere e prova a difendersi un poco abbassando il collo che aveva lasciato alla mercé del predatore, ma viene subito rimproverata da Ilaria. Non bisogna essere timidi in questo gioco! Monica subisce pazientemente tutte le attenzioni di Giovanni mentre tiene il collo sollevato. Diventa una cosa molto passionale, carnale, un piacere così grande che si esprime sommessamente e che si vede soprattutto da come i due si guardano quando è finita. Monica è comunque intenzionata a rendere la pariglia. Ordina a Giovanni di tenere le mani dietro al culo così che non possa masturbarsi e il collo in alto, così da offrirlo alla sua lingua e inizia a leccarlo con altrettanta passionalità e carnalità, così tanto che il ragazzo è costretto a emettere mugugni di profondo piacere. Anche lui, lo si vede tanto, vorrebbe soltanto avere l’autorizzazione a venire, ma anche in questo caso prevale il diniego da parte di Ilaria, che io mi chiedo quanto ancora potrà durare.
Tocca a me.
“Scegli un giocatore: dovete masturbarvi e praticarvi sesso orale a vicenda. La masturbazione deve durare 30 secondi il sesso orale 30 secondi ulteriori.”
Non ho alcun dubbio: scelgo Francesca. La ragazza, ormai obbediente ai miei desideri, si mette al centro e apre nuovamente le gambe per le mie mani e la mia lingua. Inizio prima a masturbarla. Ormai, le mie dita procedono in automatico e posso concentrarmi a usare gli occhi per guardarla in volto e vedere l’effetto che le mie attenzioni hanno su di lei. La piacevole sorpresa iniziale si sostituisce a una fase di più intenso godimento, in cui la ragazza chiude gli occhi per concentrarsi sulle sensazioni, poi inizia a lanciare rantoli di piacere senza più curarsi del fatto che siamo circondati da un gruppo di amici. Quando Ilaria mi dà lo stop passo immediatamente a leccarle la fica. Francesca sembra non reggere quel minuto di così intenso piacere e ho il timore che possa orgasmare da un momento all’altro. Mi dispiacerebbe per lei, che sarebbe la prima a dover mostrare il suo piacere davanti a tutti, ma alla fine lei riesce a trattenersi. Ora mi chiedo quanto potrò resistere io alle sue attenzioni.
“Stop!” fa Ilaria.
“Che succede?” chiedo.
“Francesca non può farti nulla. L’obbligo è sospeso!”
“Ma come!” replico, sconvolto. Siamo alla fine del gioco e nessuno aveva mai contravvenuto all’ordine dei bigliettini.
“Vedi, è di assoluta importanza che tu non venga adesso e sono sicura che nello stato in cui ti trovi ora non riusciresti a resistere a un minuto di attenzioni femminili.”
“Ma porca troia! Ma che regola è il bigliettino…”
“Non mi interessa!” fa lei, come indispettita.
“E va bene, ci sto, ma dopo voglio una contropartita, bagascia che non sei altro.”
“Stiamo diventando creativi con gli insulti!” fa lei: “E cosa desidereresti?”
IL GIORNO DOPO:
“Ci avresti creduto? In quel momento? Che la tua richiesta si sarebbe realizzata solo oggi?”
“Già, sono stato davvero speciale in questo gioco. Ma non era una cosa che avremmo potuto fare ieri in mezzo a tutto il resto.”
“No campione, è vero… non avremmo trovato il tempo di fare anche questo.”
“E gli altri non lo sanno, perché in quel momento sono venuto a sussurrartelo all’orecchio.”
“Già, ma glielo diremo agli altri prima o poi, le cose che ti fai fare da noi ragazze.”
“Non glielo diremo… glielo faremo direttamente vedere. Tutti hanno il diritto di vedere come vi fate trattare da me.”
“Se non la smetti subito queste palle te le stacco!”
“Ma dai sto solo scherzando!”
LA NOTTE DEL GIOCO:
Per il turno di Massimo vediamo gli ultimi trenta secondi di sesso orale, quando lui si avventa su Paola, malcapitata dai bigliettini, e le lecca la fica per trenta secondi. È molto bravo e la ragazza se ne esce con degli acuti davvero notevoli per esprimere il suo piacere. Poi Massimo torna a posto.
“E con questo il gioco dei bigliettini è finito.”
Già, il dare-ring, il cerchio degli obblighi, si è finalmente concluso. Ma noi non abbiamo certo finito di giocare. Noi maschi non siamo venuti neanche una volta e abbiamo i cazzi durissimi. Anche molte ragazze non hanno toccato l’apice del piacere. Ci guardiamo tutti negli occhi e la consapevolezza è una sola: dobbiamo venire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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